Nel Comune di Rolo (in provincia di Reggio Emilia) è stata riaperta la scuola primaria Edmondo De Amicis.
L’intervento di recupero, del valore complessivo di oltre due milioni di euro, avviato nel gennaio 2020, ha permesso un radicale miglioramento sismico e una completa riqualificazione dell’edificio. È stato finanziato quasi totalmente dall’Agenzia regionale Ricostruzioni per una cifra di circa 2 milioni di euro (esattamente 1.979.220) e un contributo del Comune di Rolo.
L’inaugurazione avvenuta lo scorso 15 settembre si è tenuta ufficialmente alla presenza, tra gli altri, dell’assessora regionale alla Scuola, Isabella Conti, e del sindaco di Rolo, Ruggero Baraldi.
L’intervento sulla ‘De Amicis’ ha previsto la realizzazione di nuovi setti murari, l’inserimento di catene e tiranti per il consolidamento strutturale, e il rifacimento della copertura in legno. Contestualmente, la scuola è stata resa più sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico, con l’installazione di nuovi infissi, impianti termici e sistemi per la diffusione dell’aria, oltre a pannelli fotovoltaici che ne faranno un edificio moderno e rispettoso dell’ambiente.
Dal 2012, nel territorio regionale, sono stati realizzati oltre 570 interventi sulle scuole tra nuove costruzioni, ristrutturazioni e scuole temporanee, per un investimento complessivo di circa 325 milioni di euro.
«Con la riapertura della nuova ‘De Amicis’ si chiude una ferita aperta dal terremoto e si apre una nuova stagione per tutta la comunità scolastica» ha affermato l’assessora Conti. «Un momento importante che significa non solo restituire un presidio formativo centrale ma ridare respiro al cuore del paese, riaffermare con forza che nei Comuni, soprattutto in quelli piccoli, la scuola è il primo presidio, il luogo dove cresce il senso di appartenenza. Il recupero dell’edificio storico consente di tenere viva anche la memoria di generazioni di bambine e bambini che qui sono cresciuti. Oggi celebriamo la rinascita di un edificio, ma soprattutto l’energia viva di una comunità che ha saputo resistere, attendere e oggi, con questa inaugurazione, affermiamo insieme il valore dell’educazione come bene comune».