Si è svolto ieri, 1° dicembre a Imola preso la Sala Stampa dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari il convegno “Illuminazione pubblica: da servizio essenziale a veicolo di innovazione per città sostenibili”, promosso dal Comune di Imola e dal Gruppo Hera, con la partecipazione e il patrocinio del MASE, Aidi, Unione Astrofili Italiani, International Dark-Sky Association Italia e APIL – Associazione Professionisti dell’Illuminazione e con il patrocinato dell’Anci regionale, della Regione Emilia-Romagna e dell’Assil.
Un appuntamento che ha riunito enti, amministrazioni, progettisti e operatori del settore per approfondire il ruolo sempre più strategico della luce nelle città: dalla riduzione dell’inquinamento luminoso alla sicurezza, dalla valorizzazione dei beni culturali alla sostenibilità ambientale, fino all’inclusione sociale.
Diversi i temi affrontati. Dagli aspetti regolatori e tecnici con Sergio Saporetti (Direzione generale Sostenibilità dei prodotti e dei consumi del MASE) che ha analizzato il ruolo dei CAM come strumento cardine nelle gare pubbliche e nelle politiche di acquisto della PA e Alessio Frascari, (responsabile unico del Progetto sulla concessione in finanza di progetto per la gestione e la riqualificazione dell’illuminazione pubblica del Comune di Imola) che ha illustrato come il partenariato pubblico privato si sia rivelato la scelta più efficace ed economicamente sostenibile per guidare la trasformazione della luce urbana.
Una parte centrale del convegno è stata dedicata alla luce come fattore di benessere. Laura Bellia, presidente Aidi ha approfondito l’impatto dell’illuminazione sulla salute e sui ritmi circadiani; Mario Di Sora, presidente dell’International Dark-Sky Association Italia, ha affrontato la questione dell’inquinamento luminoso, Giorgia Brusemini, Ambassador Women in Lighting Italy ha evidenziato come l’illuminazione influenzi la percezione di sicurezza e vivibilità urbana, contribuendo a rendere gli spazi pubblici più inclusivi.
Alessandro Battistini, amministratore delegato di Hera Luce, insieme a Selena Mascia, responsabile Ingegneria di Offerta Sostenibile Hera Luce, e ai progettisti Alberto Ricci Petitoni e Lorenza Golinelli, ha presentato l’esperienza di Imola SDG City, un percorso che integra gli obiettivi dell’Agenda 2030 all’interno di una progettazione finalizzata a costruire città resilienti, rigenerative e inclusive, puntando su innovazione, efficienza energetica e potenziamento della sicurezza degli spazi pubblici.
Nel corso del pomeriggio è stato illustrato come Imola abbia riprogettato la propria rete di illuminazione attraverso criteri tecnologici avanzati, design urbano e soluzioni orientate alla città del futuro: più intelligente, più sostenibile e più vicina alle esigenze delle persone.
Il progetto, portato avanti con Hera Luce e CIMS, ha previsto un investimento complessivo di 24 milioni di euro, sostituendo tutti i circa 11.000 punti luce di vecchia generazione con nuovi apparecchi Led e riqualificando le infrastrutture esistenti, con un risparmio energetico superiore al 60%.
«Imola ha scelto di costruire una città più sicura, efficiente e inclusiva partendo dalla luce. La nuova rete di illuminazione non è solo un intervento tecnologico, ma un’infrastruttura strategica che migliora la qualità della vita e prepara il territorio alle sfide future. Come società benefit, Hera Luce ha la responsabilità di accompagnare i Comuni ed i territori verso un futuro più sostenibile, affrontando le sfide sistemiche derivanti dai cambiamenti climatici, dalle fragilità territoriali e sociali, mettendo la luce al servizio della sicurezza urbana, della riduzione dei consumi e della valorizzazione del patrimonio architettonico per rendere il territorio più responsivo, adattabile e resiliente, quindi anti-fragile. Il Partenariato pubblico-privato si è rivelato uno strumento decisivo per realizzare progetti complessi come questo, supportati da feedback e monitoraggio per dare risposte adeguate ai bisogni del territorio sempre in evoluzione, garantendo certezza dei tempi, qualità progettuale e una visione di lungo periodo. È così che vogliamo continuare a lavorare: aiutando le città a diventare più resilienti, più intelligenti e più vicine alle esigenze delle persone», ha dichiarato Battistini, ad di Hera Luce.
A chiudere i lavori è stato Cristian Fabbri, presidente Esecutivo del Gruppo Hera, che ha illustrato la visione della multiutility sulla transizione ecologica e sul ruolo dell’illuminazione pubblica all’interno delle strategie di sostenibilità delle città italiane.



