Assil, smart lighting: previsti 5 miliardi di investimenti entro il 2030

by Davide

Assil ha organizzato  l’assemblea generale a Milano lo scorso 3 giugno e in occasione di questo evento è stato presentato lo studio “Analisi delle potenzialità di mercato delle soluzioni di smart lighting in Italia” realizzato dal Politecnico di Milano.

Per i settori di illuminazione interna e illuminazione pubblica, lo scenario previsto dal Pniec per il raggiungimento degli obiettivi UE prevede 5 miliardi di investimenti.

L’indagine prende anche in esame l’introduzione di sistemi di controllo avanzato dell’illuminazione evidenziando il risparmio energetico ottenibile in alcuni settori di interesse, dai musei, alle scuole, agli ospedali, agli hotel, agli uffici, al comparto retail, industria e illuminazione pubblica.

Assil

Carlo Comandini, presidente di Assil

Considerando un settore altamente energivoro come quello degli ospedali l’introduzione di 2.150 punti
luce con sistema di gestione avanzata a fronte di un investimento di 1,6 milioni di euro, con 6.350 ore di
funzionamento, garantirebbe un risparmio in termini di energia dell’83% pari a 861 MWh annui, e con
221 tonnellate di emissioni di CO2 in meno.

I tempi previsti per rientrare nell’investimento sono quantificabili intorno a 2,3 anni.

Le analisi economiche legate agli investimenti confermano la solidità di questo tipo di transizione, che si dimostra vantaggiosa e costituisce una scelta strategica per contenere i costi operativi considerando anche ai brevi tempi di ritorno sull’investimento.

Prendendo in esame l’illuminazione pubblica, a fronte di un investimento di 9,9 milioni di euro per l’introduzione di 10mila punti luce di sistemi di illuminazione avanzata con 4.380 ore di funzionamento annuo si raggiungerebbe un risparmio energetico circa del 67% pari a 2,4 MWh. Il risparmio in termini di CO2 è superiore a 980 tonnellate, mentre i tempi per rientrare nell’investimento sono intorno ai 4,8 anni.

«Nonostante ci sia ancora molto che si possa e si debba fare, questo programma di investimenti dimostra quanto l’impegno da parte di Istituzioni, Enti ed associazioni si stia rafforzando non solo a livello europeo ma anche a livello nazionale» ha affermato Carlo Comandini, presidente di Assil. «La revisione della direttiva EPBD stimolerà nuovi miglioramenti delle prestazioni energetiche degli edifici. Accanto a questo, l’aggiornamento dei Criteri Ambientali Minimi, di cui la nostra associazione nel corso delle interlocuzioni con il Ministero, ha sostenuto, visionato e avvallato i criteri premianti relativi ai temi connessi all’illuminazione, può rappresentare una strategica opportunità per valorizzare il contributo del comparto dell’illuminazione nell’ambito del rinnovamento del patrimonio immobiliare e della rigenerazione urbana. L’illuminazione, viene così valutata non solo per i benefici di risparmio energetico, ma anche per quelli legati al miglioramento della qualità di vita delle persone».

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