Bologna: parte il progetto TEK, il nuovo distretto dell’innovazione digitale

by Davide

Bologna si appresta a dare vita a un progetto estremamente ambizioso di rigenerazione urbana.

Si tratta del distretto dedicato all’innovazione digitale siglato TEK (Technology, Entertainment, Knowledge) District che copre un’area di circa 277 ettari.

Qui convergono già più di 1 miliardo di investimenti pubblici (per la realizzazione del Tecnopolo, la linea rossa del Tram, il Metrobus, via della Conoscenza e il parco del DLF) e vengono stimati – come si legge sul sito ufficiale del Comune di Bologna – investimenti privati potenziali di eguali dimensioni.

Sono presenti in quest’area alcuni tra i principali attori economici del Paese come Fiera, Hera e Unipol, nonché importanti attori territoriali come Legacoop, Confcooperative, Cna, Unioncamere.  E hanno sede anche la Regione Emilia-Romagna e il Tecnopolo, che al suo interno ospita già l’Ecmwf, il Centro meteo europeo; il supercomputer Leonardo, ai quali si aggiungeranno l’Infn, il Cineca, l’Enea, lo IOR, il Centro nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing, l’Università delle Nazioni Unite dedicata a big data e intelligenza artificiale per la gestione del cambiamento dell’habitat umano e le Officine della Conoscenza, il nuovo ufficio di citizen science, realizzato dal Comune di Bologna, con fondi PON Metro.

A fianco del Tecnopolo, il motore della rigenerazione di quest’area strategica nazionale ed europea sarà la Fiera, con un nuovo masterplan che prevede il potenziamento del fronte più urbano del distretto fieristico e la creazione di un nuovo polo dell’intrattenimento e della cultura oltre a un nuovo Villaggio dell’innovazione digitale.

Parte integrante del masterplan è anche la riqualificazione del Parco Nord, che restituirà alla città più di 50 ettari di parco urbano e una rinnovata Arena Joe Strummer da 25mila posti. Nei pressi del Parco Nord prenderà forma anche il primo Energy Park di Hera, un progetto industriale che tiene insieme investimenti nelle energie rinnovabili, tutela della biodiversità e Missione Clima 2030.

Il piano di riqualificazione dell’area prevede anche la progressiva trasformazione di via Stalingrado in un green boulevard europeo con l’obiettivo tra le altre cose di ridurre del 40% le emissioni prodotte dalla mobilità, di 10 gradi la temperatura del suolo nel periodo estivo e realizzare più di 6mila mq di nuovi spazi verdi e permeabili.

Per potere garantire uno sviluppo coordinato dei tanti interventi previsti o potenziali, il Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna hanno costituito un gruppo di lavoro congiunto coordinato dall’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla e dall’assessore comunale all’urbanistica Raffaele Laudani. Ed è stato anche istituito un tavolo di lavoro con il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica.

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