L’autoconsumo di energia rinnovabile è uno degli elementi chiave della transizione energetica. Ecco perché l’Unione Europea ha chiesto agli Stati membri di predisporre un quadro normativo che semplifichi e incentivi la diffusione delle Comunità energetiche rinnovabili (CER).
Ma cosa sono le CER? Si tratta di associazioni di enti pubblici, cittadini, attività commerciali o PMI che decidono di dotarsi di impianti per la produzione e la condivisione di energia da fonti rinnovabili, assicurando vantaggi e benefici non soltanto ai soggetti interessati ma anche all’ambiente, al territorio e all’intera comunità.
Le CER in 7 punti
- Partecipazione: partecipare a una comunità energetica rinnovabile è una scelta volontaria e gratuita, così come la revoca.
- Fotovoltaico: è la soluzione più diffusa, ma l’elettricità può essere anche prodotta installando impianti idroelettrici, eolici, a biogas e a biomasse.
- Sistemi di accumulo: un sistema per immagazzina l’energia e renderla disponibile successivamente.
- Ruoli: si può partecipare come consumer, cioè puri consumatori, o come prosumer/producer che, dotati di impianto rinnovabile, possono rendere disponibile parte dell’energia prodotta.
- Cabina primaria: i membri devono essere collegati alla stessa cabina di trasformazione primaria che, tipicamente, corrisponde a 3-4 comuni di medie dimensioni o 2-3 quartieri di una grande città.
- Potenza installata: ogni singolo impianto rinnovabile può avere una potenza massima di 1 MW, e può essere reso disponibile da uno o più membri, o anche da un soggetto terzo.
- Fornitore di energia: i partecipanti devono comunque dotarsi di un fornitore di energia, scelto liberamente.
Perché diventare membro di una CER
Entrare a far parte di una Comunità energetica rinnovabile offre una serie di vantaggi: infatti, ai membri viene riconosciuto un incentivo per l’autoconsumo, calcolato in base alla quantità di energia condivisa virtualmente e alle abitudini di consumo; e l’incentivo può essere riconosciuto direttamente in bolletta.
Perché le CER sono una grande opportunità?
Ai vantaggi economici si aggiungono i benefici per l’ambiente, il territorio e la collettività: ad esempio per la riduzione delle emissioni di CO2 e di inquinanti e l’incremento della produzione rinnovabile, migliorando così la qualità dell’aria e le condizioni di vita di tutti.
Inoltre, autoproduzione e autoconsumo hanno un impatto positivo sul sistema elettrico, poiché l’energia viene prodotta “a km 0”, evitando tutte le perdite di energia associate alla trasmissione su lunghe distanze.
Enel, un ‘facilitatore’ per le CER
Con Enel le Comunità energetiche diventano semplici e accessibili a tutti, grazie a un portafoglio di servizi dedicato alle comunità energetiche; e anche chi desidera realizzare un impianto e inserirlo in una comunità energetica può essere assistito in tutte le fasi, dal finanziamento dell’impianto, alla sua realizzazione e al suo inserimento nella disponibilità di una CER.
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