In Europa le colonnine pubbliche sono cresciute del 180% in 5 anni. Il 50% sono in Olanda e Germania (studio Acea)

by Davide

Secondo i dati pubblicati dall’European Automobile Manufacturer’s Association il 50% delle stazioni di ricarica pubbliche presenti in Europa sono concentrate solamente in due Paesi, Olanda (con il 29,4% del totale) e Germania (con il 19,4% del totale).

A livello quantitativo, secondo Acea (a questo link ulteriori dettagli), la percentuale corrisponde a circa 90mila caricatori per l’Olanda e circa 60mila per la Germania (stime relative alla fine del 2021).

Il dato – che evidenzia una distribuzione ancora tutt’altro che omogenea dei punti di ricarica ad accesso pubblico presenti nel Vecchio continente – è ancora più significativo se si pensa che insieme, Germania e Olanda, rappresentano solo il 10% della superficie europea, mentre gli altri 25 Paesi restanti occupano il rimanente 90%.

In Europa i charging point ad accesso pubblico sono aumentati del 180% negli ultimi 5 anni: secondo i dati raccolti da Acea (a questo link gli obiettivi fissati dall’associazione entro il 2035) il totale ha raggiunto nel 2021 quota 307 mila.

Ma il gap tra alcuni Paesi in termini di infrastrutture è ancora enorme: l’Olanda da sola ha più stazioni di ricarica rispetto a 23 Paesi messi insieme. Nella top Five dei Paesi dove si contano più colonnine, dopo Olanda e Germania, troviamo Francia (37 mila charging point), Svezia (25 mila) e Italia (23 mila). Le cinque peggiori posizioni sono invece occupate da Cipro (57), Malta (98), Lituania (207), Estonia (385) e Lettonia (420).

Ultima nota interessante sull’Italia è la proporzione tra superficie e numero di colonnine: la nostra penisola occupa il 7,4% della superficie europea totale e attualmente vale il 7,7% per quantità di charging point attivi.

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