Con la fusione di tre aziende già fortemente radicate sul territorio e operanti nei settori dell’efficienza energetica, dell’illuminazione pubblica e delle soluzioni smart city come Selettra, Ottima e Atlantico è nata CiviSmart, società lanciata dal fondo internazionale SCIF di Patrizia (Smart City Infrastructure Fund) e in grado di generare un fatturato da 60 milioni
di euro. CiviSmart figura già tra i principali operatori italiani nel settore dell’illuminazione pubblica e l’obiettivo che si pone è quello di accompagnare la Pubblica Amministrazione nella transizione energetica, sfruttando tecnologie sostenibili e finanziariamente vantaggiose – dai Led al telecontrollo adattivo, dal fotovoltaico alla mobilità elettrica – con un modello fortemente basato sul Partenariato pubblico-privato.
Al vertice di CiviSmart si è insediato, in qualità di Ceo, Riccardo Amoroso che abbiamo incontrato per farci illustrare l’approccio, la visione e gli ambiziosi obiettivi di un nuovo importante player della transizione energetica e che si pone
al fianco degli enti locali. «CiviSmart nasce dalla fusione di tre realtà distinte – Ottima, Selettra e Atlantico – che sono ampiamente radicate, sia nei rispettivi ambiti operativi sia nel territorio, operando ciascuna di esse da diversi anni sul mercato», esordisce Amoroso. «Oggi l’unione di queste realtà è in grado di produrre un fatturato di circa 60 milioni di euro,
per un totale di 130 persone impiegate e 380mila punti luce gestiti. Un dato, quest’ultimo, che ci colloca già come quinto operatore di illuminazione pubblica sul mercato».
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