Ministero dell’istruzione e Invitalia: avviso per la realizzazione di scuole altamente sostenibili. Risorse per 800 milioni

by Davide

Invitalia, su indicazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha pubblicato una nuova procedura di gara, con risorse totali per quasi 800 milioni di euro, per l’aggiudicazione di accordi quadro che siano finalizzati ad accelerare la costruzione di nuove strutture scolastiche da sostituire a vecchi edifici preesistenti, come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

La gara, che è articolata in 20 lotti geografici, permetterà quindi di costruire in tempi più rapidi 136 nuovi istituti di proprietà di vari enti amministrativi, tra i quali Comuni, Città Metropolitane e Province, su tutto il territorio nazionale.

Per presentare le offerte la scadenza prevista dalla procedura di gara è il 21 giugno 2023.

«Grazie all’intervento del Ministero dell’Istruzione e del Merito, d’intesa con Anci e Upi, l’affidamento e la successiva esecuzione dei lavori potranno seguire una procedura particolarmente rapida, studiata appositamente per l’edilizia scolastica, in modo da rispettare gli stringenti tempi del PNRR e garantire al tempo stesso la qualità e la sostenibilità dei risultati», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara.

Questa procedura permetterà di affidare l’esecuzione dei lavori per la progressiva sostituzione di una parte del patrimonio edilizio scolastico preesistente, al fine di creare istituti che siano innovativi dal punto di vista architettonico, strutturale e impiantistico, altamente sostenibili e con il massimo grado di efficienza energetica.

Gli interventi previsti includono la realizzazione, attraverso la ricostruzione in situo delocalizzazione, di strutture sicure, moderne, inclusive e sostenibili che possano quindi favorire la riduzione dei consumi energetici e di emissioni inquinanti, l’aumento della sicurezza sismica degli stessi edifici e lo sviluppo di nuove aree verdi.

L’obiettivo della misura è raggiungere un consumo di energia primaria che sia inferiore di almeno il 20% rispetto al requisito posseduto dagli edifici a energia quasi zero N-Zeb, entro il 30 giugno 2026.

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