Mobilità elettrica: a settembre superati i 70mila punti di ricarica pubblici

by Davide

La rete italiana di ricarica per veicoli elettrici continua a crescere, ma il settore avverte che senza regole chiare e un maggiore coordinamento tra pubblico e privato la crescita rischia di rallentare.

Secondo il monitoraggio trimestrale di Motus-E, al 30 settembre 2025 risultano installati 70.272 punti di ricarica pubblici, con un incremento di 9.933 unità rispetto agli ultimi 12 mesi.

Solo nel terzo trimestre dell’anno, l’aumento è stato di 2.711 nuovi punti. Sulla rete autostradale sono presenti 1.274 punti di ricarica, di cui l’86% a ricarica veloce in corrente continua e il 63% con potenza superiore a 150 kW. Le aree di servizio attrezzate rappresentano il 48% del totale, confermando un progresso significativo, ma ancora parziale, nella diffusione delle infrastrutture lungo i principali corridoi di traffico.

A livello regionale, la Lombardia mantiene il primato con 14.242 punti installati, seguita da Lazio, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Tra le province, Roma guida la classifica con 5.881 colonnine, davanti a Milano, Napoli, Torino e Brescia.

Sul fronte della connessione alla rete elettrica, la quota di punti installati effettivamente operativi è passata dal 18% del terzo trimestre 2024 al 14% nello stesso periodo del 2025, segnalando la necessità di semplificare gli iter autorizzativi e rafforzare la collaborazione tra operatori e istituzioni. «La rete di ricarica italiana ha compiuto un passo avanti significativo, ma sostenere questa crescita sta diventando sempre più complesso», commenta Fabio Pressi, presidente di Motus-E. «Gli operatori hanno investito oltre 1,8 miliardi di euro, e per continuare a sviluppare un’infrastruttura strategica per il Paese è fondamentale il coinvolgimento di tutti gli attori interessati».

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