Uattzy rafforza la propria presenza a Parma con un progetto che punta ad allargare l’infrastruttura di ricarica veloce ad accesso pubblico.
L’accordo con il Comune di Parma segna un nuovo passo nella strategia del Cpo, che continua a investire nello sviluppo di stazioni ad alta potenza e nell’integrazione tra mobilità elettrica e pianificazione urbana.
Il piano prevede infatti la realizzazione di tre stazioni di ricarica Hpc per un totale di sei punti, distribuiti in aree di interscambio e di elevata accessibilità veicolare. Ogni sito sarà scelto in base alla disponibilità di potenza elettrica, alla sicurezza e alla vicinanza con servizi e poli di attrazione, in modo da offrire un servizio capillare a residenti, visitatori e pendolari.
Le nuove infrastrutture garantiranno ricariche complete in meno di 40 minuti, con potenze fino a 300 kW e sistemi di pagamento diretto tramite POS integrato, senza obbligo di app o registrazione. Tutta l’energia utilizzata proverrà da fonti rinnovabili certificate, in linea con l’impegno ESG dell’azienda.
La collaborazione con Parma si inserisce in un percorso più ampio che vede Uattzy protagonista nella realizzazione di una rete nazionale di ricarica ad alta potenza, gestita tramite piattaforma proprietaria e orientata all’interoperabilità. La società ha già realizzato oltre duemila punti di ricarica in Italia e prosegue oggi il proprio sviluppo con un approccio che coniuga solidità tecnica, qualità architettonica e integrazione urbana. Parma rappresenta un nodo strategico tra il corridoio tirrenico e quello padano, un’area dove la domanda di mobilità elettrica cresce rapidamente e dove la disponibilità di infrastrutture pubbliche può incidere in modo diretto sulla diffusione dei veicoli a zero emissioni.
La rete Uattzy contribuirà a rendere la città un punto di riferimento regionale per la ricarica ultraveloce, rafforzando il tessuto urbano e offrendo nuove opportunità per cittadini e imprese.
La partecipazione al bando pubblico ha richiesto un complesso lavoro di coordinamento tecnico e amministrativo, reso possibile dall’esperienza maturata in oltre cento Comuni italiani.
L’obiettivo ora è estendere il modello anche ad altri territori e hub strategici, partecipando ai prossimi bandi legati alle infrastrutture di ricarica lungo i corridoi TEN-T.



