Comunità energetiche, Arrigoni (GSE): raggiunto il valore di potenza di 1730 MW per le Cacer

by Davide

Si è tenuta nei giorni scorsi presso l’Auditorium del GSE la Quinta Conferenza Nazionale delle Comunità Energetiche, promossa da IFEC – Italian Forum of Energy Communities, iniziativa permanente di WEC Italia ed Energy Center del Politecnico di Torino. 

L’apertura dei lavori è stata accompagnata dal messaggio del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha ribadito il ruolo centrale delle Comunità Energetiche nel percorso italiano verso la transizione energetica, richiamando il valore del doppio meccanismo di incentivo previsto dal PNRR e sottolineando la volontà del
Governo di continuare a supportare con ulteriore continuità finanziaria la loro crescita nei
prossimi anni.

Il presidente del GSE, Paolo Arrigoni, nel corso dell’incontro condiviso i numeri aggiornati del programma PNRR (va ricordato che  il MASE ha ridotto la dotazione finanziaria da 2,2 mld a 795,5 milioni di euro) precisando che «La milestone fissata dal PNRR per le Cacer, pari a un valore di potenza di 1730 MW, è stata raggiunta e superata. Ricordo che il 30 novembre alle 18 chiuderà il portale per l’invio delle domande. I progetti che al termine dell’istruttoria risulteranno positivi, ma non ammessi a finanziamento per effetto del superamento della dotazione finanziaria aggiornata della misura, saranno comunque considerati idonei ai fini di possibili scorrimenti della graduatoria».

Nel corso della Conferenza è stato conferito il Riconoscimento IFEC 2025 alla Comunità Energetica Roero, premiata per la capacità di integrare innovazione, inclusione sociale e valorizzazione del territorio, attraverso un modello partecipativo replicabile e orientato all’impatto locale.

Tra gli altri interventi si segnala quello di Stefano Besseghini, presidente Arera, che ha aggiunto: «Le comunità energetiche rinnovabili hanno sicuramente superato una prima fase di attrito di primo distacco e adesso sia per numero, sia per natura e tipologia, cominciano a fornire anche qualche preziosa indicazione sui modelli di sviluppo da perseguire. Questa è una fase importante, perché si cominciano ad avere informazioni reali dal campo sulle caratteristiche di scalabilità e replicabilità delle iniziative, i modelli di governance migliori e i meccanismi con cui dare al cittadino consumatore che aderisce segnali chiari in termini di vantaggio anche economico».

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