A Varese la prima scuola a impatto zero della Lombardia

by Davide

A fine 2019 è stata inaugurata a Varese la Scuola Silvio Pellico, la prima a consumo zero in Lombardia. Un edificio totalmente ristrutturato in meno di un anno di lavori. Opere che hanno comportato un costo totale di 2 milioni e 300mila euro di interventi per i quali il Comune di Varese ha ottenuto un finanziamento dal Fondo Regionale per l’Efficienza energetica. L’immobile è composto da due corpi di fabbrica su due piani che ospitano rispettivamente gli spazi didattici e la palestra, collegati tra loro da un tunnel al piano primo. All’interno del primo blocco, unitamente agli spazi didattici, è presente un auditorium, accessibile dalla scuola e del giardino, per garantirne la fruibilità anche in orario extrascolastico. Le pareti in pannelli in cemento armato sono state sostituite con pareti in pannelli in legno lamellare X-lam, coibentate con isolante in lana minerale, realizzate con perfetta tenuta all’acqua, al vento e all’aria, per migliorare lo sfasamento dell’onda termica (U=0,159). Anche l’intradosso del solaio del piano terra viene isolato tramite 10 cm di schiuma poliuretanica (U=0,133). I serramenti esistenti sono stati sostituiti con modelli in alluminio a doppio vetro, con bassa permeabilità all’aria con fattore solare pari a 0,6 e taglio termico; per proteggere gli interni dall’eccessivo irraggiamento solare diretto sull’involucro edilizio e contenere i consumi energetici estivi, inoltre sono state inserite schermature solari. Per aumentare la superficie permeabile del lotto e migliorare la prestazione energetica della copertura è stato realizzato un tetto verde, con valori di trasmittanza U=0,209. Tutti gli impianti esistenti sono stati rimossi e sostituiti con altri più efficienti e che sono in grado di garantire bassi consumi energetici. Il fabbisogno energetico è soddisfatto per l’80% dall’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico posizionato in copertura, costituito da 210 pannelli fotovoltaici da 320 Wp, per un totale di 67,2 kWp (+10% rispetto alla normativa). Il nuovo impianto di riscaldamento/raffrescamento è di tipo autonomo (VRV-VRF) dotato di 5 unità esterne con unità di recuperi di calore e termostati filoconnessi al sistema BMS centralizzato per la regolazione della temperatura. La produzione di acqua calda è affidata alla presenza di generatori di calore in pompa di calore di tipo roof-top con sonda CO2 per modulare la percentuale di aria prelevata dall’esterno e contribuire al risparmio energetico. Tutti i pluviali convogliano verso una cisterna di raccolta interrata di 25 mc. L’acqua raccolta viene riutilizzata per l’irrigazione della copertura a tetto verde con una vasca di sollevamento prima dell’immissione in fognatura.

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