Bigatti (Assil) sul decreto legge sicurezza energetica: “Le risorse del fondo vadano anche ai Comuni”

by Davide
Assil

Il Decreto legge sicurezza energetica (per approfondimenti clicca qui) è stato definitivamente convertito in legge: un importante passo in avanti verso l’operatività del nuovo Fondo di 200 milioni di euro (per ogni annualità compresa tra il 2024 e il 2032) che sarà ripartito a livello regionale.

Assil, associazione italiana produttori illuminazione, interviene per voce del suo presidente Aldo Bigatti precisando:  «Apprezziamo l’impegno del Governo e del Ministero dell’Ambiente preso nel corso dell’esame parlamentare del decreto – nel promuovere uno sviluppo più sostenibile a livello territoriale – anche a valutare il finanziamento degli interventi di efficientamento energetico legati all’illuminazione di interni e di esterni di proprietà o gestione della Pubblica Amministrazione attraverso soluzioni digitali. Una parte importante dei consumi sostenuti dalle amministrazioni pubbliche riguarda proprio l’illuminazione, che grava con un peso veramente significativo sui bilanci delle amministrazioni locali».

Sempre Bigatti conferma l’apprezzamento per «Il riconoscimento dell’importanza da parte delle istituzioni nell’adottare le migliori tecnologie a disposizione nel momento in cui si effettua un relamping è un passo in avanti cruciale visto il valore aggiunto che esse possono portare non solo da un punto di vista di efficientamento energetico, ma anche di benessere e produttività in vari ambiti applicativi degli edifici di proprietà e gestione pubblica. Auspichiamo che in fase di attuazione del Fondo queste risorse siano affidate non solo alle Regioni, ma anche ai Comuni, per ricomprendere il maggior numero di edifici possibili e ridurre ancora di più la spesa pubblica per i consumi. Secondo uno studio condotto con il Politecnico di Milano, ad esempio, passando da un sistema di lampade alogene a quelle a Led per l’illuminazione esterna di una città media con 50.000 abitanti e 9.200 punti luce si potrebbe arrivare ad un ritorno economico per le amministrazioni pari a 13,56 milioni di euro».

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