Città di Torino: implementazione del sistema di videosorveglianza in alcune aree critiche

by Davide

Per la Città di Torino è previsto un’implementazione del proprio sistema di videosorveglianza.

Il progetto riguarderà alcuni dei punti più critici del suolo cittadino e ha l’obiettivo di incrementare l’efficacia delle attività di controllo e sorveglianza.

Il progetto di fattibilità tecnico-economica è stato approvato il 20 giugno scorso dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Sicurezza, Marco Porcedda.

Per la copertura economica del progetto – che ha un costo di 250mila euro – verrà richiesto un finanziamento ministeriale.

«L’implementazione del sistema di videosorveglianza è un tema su cui come assessorato alla Sicurezza abbiamo iniziato a lavorare già da diversi mesi per rispondere ad una necessità di maggiore presidio del territorio, con un’attenzione particolare per alcune zone, individuate anche con l’aiuto dei cittadini e delle loro segnalazioni», commenta l’assessore Porcedda. «Siamo soddisfatti di riuscire a presentare oggi un progetto che, nell’ambito delle competenze dell’amministrazione comunale, risponda alle necessità della città e costituirà un ulteriore supporto all’attività delle forze dell’ordine che avranno accesso alle immagini delle nuove telecamere per l’attività di prevenzione e contrasto ai reati».

Le 23 nuove telecamere saranno posizionate nei punti critici di alcune delle zone già attenzionate dal punto di vista della sicurezza urbana e della pubblica incolumità,: Barriera di Milano, San Salvario, giardini Luigi Maiocco, piazza Bengasi – via Nizza – corso Maroncelli, via Monferrato – piazza Gran Madre di Dio.

L’integrazione di tecnologie esistenti, unitamente all’ampliamento del numero di telecamere presenti sul territorio cittadino, consentirà di incrementare in modo sostanziale l’efficacia delle attività di controllo e sorveglianza.

Il progetto prevede l’utilizzo di telecamere avanzate di ultima generazione, equipaggiate con più sensori e ottiche operative in parallelo, dispositivi in grado di svolgere diverse funzioni, e predisposte per accogliere future implementazioni basate anche su algoritmi di analisi delle immagini.