City Green Light: nuovo progetto sperimentale smart con l’Università degli Studi di Napoli

by Davide

City Green Light è stata tra i protagonisti del XX Congresso nazionale di AIDI tenutosi a Napoli (di cui è stata Sponsor Gold).

Alessandro Visentin, Ceo di City Green Light ha dichiarato: «City Green Light da anni sostiene l’Associazione AIDI con il comune obiettivo di diffondere una cultura della luce al passo con l’evoluzione tecnologica e digitale per sviluppare nei territori un’innovazione sostenibile».

Durante la manifestazione la Esco vicentina ha anche presentato una nuova iniziativa.

In particolare, Cecilia Putignano, engineering & technical services manager di City Green Light e Luigi Pariota, docente del Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale – Università degli Studi di Napoli Federico II, hanno illustrato un progetto sperimentale che City Green Light sta realizzando con l’Università per utilizzare i dati di traffico forniti dalla smart city al fine di rendere più efficace la progettazione illuminotecnica del territorio urbano.

Tra gli autori del progetto Laura Bellia, Dipartimento di ingegneria industriale – Università degli Studi di Napoli Federico II e Alessandro Bortoletto e Dario Cacace di City Green Light.

In particolare, il laboratorio LAERTE-ITS, che il Prof. Pariota coordina in Federico II, ha sviluppato una soluzione tecnologica che permette di “ricostruire” il traffico veicolare su un’area urbana in diversi scenari (ad esempio feriale medio, prefestivo medio, festivo medio) utilizzando tecniche di Machine learning e Big data analytics, combinate con approcci di modellazione macroscopica del traffico. Il progetto, quindi, consente finalmente di ottenere dati oggettivi che possono consentire una progettazione della luce più “corretta” e adattiva alle concrete esigenze del contesto urbano. Il beneficio atteso è un miglioramento della sicurezza stradale, un contenimento dei consumi e significative ricadute sulla pianificazione urbanistica e della mobilità cittadina.

«Da oggi i progettisti e la pubblica amministrazione hanno uno strumento in più a supporto dell’analisi dei rischi e della redazione dei Piani della Luce» spiega Cecilia Putignano. «Uno strumento che aiuta ad evidenziare sinergie ed opportunità come mai prima d’ora. E lo fa raccogliendo in un unico hub i parametri di influenza e le altre informazioni disponibili sul contesto urbano per analizzarli in modo integrato, ricavarne modelli e, in prospettiva, migliorare la programmazione urbana e la mobilità».

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