Il comparto Esco in Italia vale oltre 16 miliardi (studio Agici in collaborazione con Siemens)

by Davide

La società di ricerca e consulenza economico-strategica Agici ha presentato presso Casa Siemens a Milano, i risultati dello studio “Energy Service Companies: presente e futuro di un settore chiave per la transizione energetica” realizzato in collaborazione con Siemens.

Lo studio offre una lettura completa dell’evoluzione del settore delle Esco che negli ultimi anni, hanno vissuto una fase di espansione significativa, sostenuta in larga parte dagli incentivi pubblici come il Superbonus, ma alimentata anche da una maggiore solidità interna e da modelli operativi sempre più maturi.

Il valore complessivo del comparto – secondo il report – ha raggiunto nel 2023 i 16,2 miliardi di euro, a conferma di una crescita che riflette una capacità concreta di adattamento e innovazione.

Agici

Michele Perotti di Agici durante l’evento di presentazione dello studio “Energy Service Companies: presente e futuro di un settore chiave per la transizione energetica”

L’analisi di Agici si è basata su un campione rappresentativo di 466 Esco, selezionate tra oltre 900 realtà certificate attive in Italia che operano lungo l’intera filiera: dalla consulenza all’installazione, dalla gestione operativa al supporto amministrativo, riflettendo un mercato dinamico e capace di rispondere a esigenze eterogenee, per taglia, settore e livello tecnologico dei progetti.

L’analisi di dettaglio del comparto evidenzia differenze significative in termini di performance: i grandi operatori – le Esco che appartengono a gruppi energetici e i service provider integrati – generano il 69% dei ricavi e contribuiscono per il 58% alla composizione dei margini operativi. Le Esco integrate specializzate, spesso di dimensioni più contenute, realizzano quasi la metà degli utili complessivi, pari al 49%, dimostrando un livello di efficienza superiore nel convertire i ricavi in utili. operatori che hanno fatto della specializzazione e dell’elevata competenza tecnologica la chiave per emergere, dimostrando l’importanza di quest’ultimo elemento in un mercato che premia la qualità e l’adattabilità delle soluzioni.

Lo studio mette inoltre in luce come il settore stia entrando in una fase caratterizzata da una crescente complessità tecnologica. Accanto ai tradizionali servizi di efficientamento energetico, cresce infatti la domanda di soluzioni avanzate legate all’integrazione tra elettrificazione, produzione di energia da fonti rinnovabili e sistemi di gestione digitali.

Il mercato si sta orientando verso tecnologie avanzate, come pompe di calore, colonnine per la ricarica elettrica, impianti fotovoltaici, sistemi di monitoraggio intelligente e vettori per la deep decarbonization, tra cui biometano e idrogeno, che richiedono una capacità di integrazione tecnica e gestionale sempre più evoluta.

«Le Energy Service Companies sono chiamate a svolgere un ruolo sempre più determinante nella costruzione di un sistema energetico efficiente, resiliente e a basse emissioni», ha dichiarato Marco Carta, amministratore delegato di Agici. «Il nostro studio evidenzia chiaramente come il comparto abbia tutte le potenzialità per una crescita solida e strutturale, a condizione che riesca ad adattarsi a un contesto sempre più orientato alla performance e meno dipendente dagli incentivi pubblici, per i quali restano ancora ostacoli da superare sul piano attuativo. Per il futuro, sarà fondamentale investire in efficienza, tecnologie integrate e modelli gestionali evoluti, affinché le ESCo possano consolidare il proprio ruolo e contribuire in modo duraturo agli obiettivi di decarbonizzazione e modernizzazione del sistema energetico nazionale».

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