Kempower inaugura a Bologna un’infrastruttura ad alta potenza per autobus elettrici

by Davide

Kempower ha inaugurato lo scorso 25 marzo a Bologna (in via Ferrarese) un’infrastruttura ad alta potenza per la ricarica degli autobus elettrici per il trasporto pubblico ad opera di Tper (Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna).

Si tratta di uno dei depositi più grandi d’Europa in grado di ospitare fino a 500 veicoli. Questo progetto rappresenta un traguardo fondamentale per la città di Bologna, inserita tra le 100 città che partecipano alla missione Horizon Europe, il cui obiettivo è raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, ovvero 20 anni prima rispetto alla scadenza fissata dall’UE in materia di ambiente, energia e clima. In questo sito Tper può ricaricare contemporaneamente 20 autobus elettrici (di 12 e 18 metri di lunghezza) con cinque satelliti Kempower a uscita singola, che offrono fino a 130 kW di capacità di ricarica, e 20 pantografi Kempower, che offrono fino a 300 kW.

Se in futuro Tper avrà la necessità di ingrandire ulteriormente la sua flotta di autobus elettrici, aumentando la domanda di capacità di ricarica presso il sito, le soluzioni modulari e scalabili di Kempower consentiranno di aumentare facilmente la capacità di ricarica attuale del deposito.

«In Tper il nostro motto è “un autobus vale un autobus”, ovvero tutti i nostri veicoli, compresi gli autobus elettrici, devono operare in modo efficiente sulle linee assegnate. Solo in questo modo possiamo garantire la nostra efficienza e quindi le operazioni a lungo termine», spiega Fabio Monzali, direttore tecnico Infrastrutture di Tper. «Ero quindi alla ricerca di una soluzione di ricarica assolutamente affidabile per la nostra flotta elettrica, che ci permettesse di evitare il fermo dei nostri autobus elettrici a causa dell’impossibilità di ricarica. L’unità di potenza modulare di Kempower con gestione dinamica della potenza ci permette di garantire la ricarica anche in caso di guasto. I moduli di potenza non funzionanti possono inoltre essere isolati a distanza per la manutenzione, consentendo il funzionamento ininterrotto del resto dei moduli. Questo per noi è estremamente importante».

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