Nel 2030 il 51% degli italiani vorrà un’auto elettrica

by Davide

Secondo un report pubblicato da Motus-E in collaborazione con Quintegia, nel 2030 più della metà degli italiani, il 51% per la precisione, opterà per acquistare un’auto full electric (il 24% preferirà un’ibrida plug-in e il 12% una mild hybrid). Questa la previsione di un survey commissionato da Platform for Electromobility (ente europeo dedicato alla promozione della mobilità elettrica) che ha coinvolto più di 14mila consumatori europei provenienti da Germania, Regno Unito, Francia, Spagna, Polonia e Italia (con 2.004 intervistati).

In realtà, già entro il 2025, la domanda per i veicoli a basse emissioni (quindi sommando BEV, ibride e mild hybrid) supererà quella di veicoli a benzina e diesel. Entro il 2050 invece il 77% dei consumatori prevede di comprare una BEV e il 23% una vettura ibrida.

Uno degli aspetti più interessanti della ricerca riguarda quelli che vengono tradizionalmente considerati degli impedimenti alla diffusione dei veicoli elettrici. Dalle risposte si evince che la copertura ancora non ottimale delle stazioni di ricarica pubbliche sul nostro territorio non rappresenta un freno: il 63% degli intervistati non considera infatti l’accesso alla ricarica un ostacolo all’acquisto di un’auto elettrica se ci fossero sufficienti punti di ricarica rapida in tutte le stazioni di servizio. Per il 77% è importante avere accesso ai punti di ricarica nei luoghi che visita (es. parcheggi pubblici in centro città) e il 72% farebbe lunghi viaggi con un’auto elettrica se ci fossero colonnine di ricarica veloce in autostrada e nelle arterie principali.

Anche le wall box giocano un ruolo importante nella decisione. A conferma di quanto la ricarica domestica sia un fattore importante nella scelta di acquisto il 65% dei consumatori comprerebbe un’auto elettrica solo se avesse la possibilità di ricaricarla a casa. Questo però non implica che per forza i consumatori debbano avere la propria colonnina personale:  il 52% degli intervistati si è dichiarato disposto a condividere un punto di ricarica con i vicini in assenza di un parcheggio privato.

L’ostacolo principale individuato è invece il prezzo dei veicoli ancora troppo alto rispetto alle vetture con motore a combustione. Secondo quanto evidenziato, i prezzi delle auto elettriche potrebbero diminuire in modo significativo a patto che le piattaforme BEV dedicate diventino la norma nel mercato. In questa ipotesi, i costi di produzione delle auto elettriche si abbasserebbero del 25% rispetto allo scenario base e la parità di prezzo tra modelli tradizionali ed elettrici si raggiungerebbe entro il 2028

Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, ha dichiarato in merito: «In tutti i Paesi si dimostra quanto cerchiamo di dire da tempo: la mobilità elettrica avrà una domanda di mercato al pari dei veicoli endotermici molto presto. Dobbiamo però affrontare alcune criticità: ridurre il prezzo di acquisto e migliorare alcuni aspetti tecnologici. I costruttori stanno capendo molto bene queste esigenze ma hanno bisogno di un supporto per poter investire in nuovi sviluppi. Auspichiamo che le misure a supporto dell’acquisto di veicoli su cui il Governo si è pubblicamente impegnato siano volte alla semplicità di adozione, alla sostenibilità dei mezzi che ne beneficiano, a una visione strutturale e pluriennale».

Per consultare il report completo clicca qui

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