La Regione Siciliana ha ufficialmente aperto la finestra temporale per la partecipazione all’avviso del dipartimento Energia che cofinanzia, con circa 61,5 milioni di euro del Pr Fesr 21-27 attraverso l’azione 2.2.2, gli investimenti delle comunità energetiche rinnovabili già costituite e di cui facciano parte le amministrazioni comunali.
Energia in Città già ne aveva dato anticipazione.
Le istanze possono essere presentate fino al 151° giorno dalla pubblicazione dell’avviso nella Gurs (avvenuta il 14 marzo) e pertanto vanno trasmesse entro il 12 agosto.
Il contributo a fondo perduto ai beneficiari sarà concesso in misura non superiore al 40% delle spese ammissibili, fino al valore massimo di 420mila euro (Iva esclusa) per ciascuna CER.
Sono ammissibili a finanziamento gli interventi di nuova costruzione o potenziamento di impianti di produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili che aderiscono alla configurazione di Cer.
Questi impianti “dovranno avere una potenza nominale non superiore a 1 MW, essere ubicati in Sicilia nell’area sottesa alla cabina primaria della Cer di riferimento ed essere collegati alla rete di distribuzione tramite punti di connessione che fanno riferimento all’area stessa”.
Gli impianti dovranno entrare in esercizio entro 24 mesi dall’ammissione a finanziamento e, comunque, non oltre la data del 30 giugno 2027.
«Mettiamo in campo un programma regionale ambizioso nell’ambito delle comunità energetiche a cui partecipano le amministrazioni comunali del territorio, ponendo così la Sicilia all’avanguardia nel panorama nazionale» afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. «Dopo avere accresciuto l’iniziale capacità finanziaria di questa misura, adesso passiamo alla fase operativa. Cofinanziamo investimenti sul fronte energetico che consentiranno ai comuni di ottenere negli anni importanti rientri finanziari grazie alla realizzazione di questi impianti di autoconsumo diffuso».
«Posto che in tutta Italia a fine 2024 si registravano 46 CER attive con il nuovo intervento abbiamo l’obiettivo di attivarne 150 in Sicilia entro la fine del programma, per rendere la nostra regione l’ambito territoriale con la maggiore diffusione e la maggiore potenza installata di impianti condivisi», aggiunge l’assessore all’Energia, Roberto Di Mauro.
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