È stata presentata la nuova edizione della ricerca annuale dell’Osservatorio Smart City del Politecnico di Milano in occasione del convegno “Smart City, dove innovazione e sostenibilità si incontrano”.
Nel 2024, il mercato italiano delle smart city ha raggiunto 1,05 miliardi di euro, con una crescita del +5%, inferiore alla media europea (+9%).
Le aree principali di investimento sono l’Illuminazione pubblica (circa 240 milioni di euro, 23% del totale) e la Mobilità intelligente (circa 215 milioni di euro, 20% del totale), ma tra le iniziative più diffuse, con investimenti minori, ci sono anche progetti di sicurezza e sorveglianza (adottati dal 27% dei comuni nel biennio 2023-24) e Comunità Energetiche Rinnovabili (sempre 27%).
Crescono le iniziative in ambito presso le amministrazioni locali italiane: secondo l’indagine infatti il 42% dei Comuni ha avviato infatti progetti nel 2024 e il 91% vuole farlo nei prossimi due anni.
Da un punto di vista della sostenibilità economica, le smart city stanno identificando progetti in grado di trovare un connubio tra sostenibilità e innovazione.
Più di un Comune italiano su tre (ossia il 37%) ritiene le partnership tra pubblico e privato (PPP) molto utili per realizzare progetti smart city, ma sin qui sono adottate solo da meno di un Comune su 6 (16%).
L’intelligenza artificiale è conosciuta dal 92% dei cittadini, che sono favorevoli al suo uso in città per la sicurezza pubblica, il monitoraggio delle emergenze e la gestione dei guasti alle infrastrutture. Ma a oggi solo il 4% dei Comuni adotta l’AI nei progetti smart, mentre il 35% la vuole sfruttare entro 2 anni.
«Le Smart City oggi si affermano come laboratori di trasformazione, dove l’innovazione digitale è una leva concreta per rendere la sostenibilità un obiettivo raggiungibile», afferma Matteo Risi, direttore dell’Osservatorio Smart City. «Nel 2024 è cresciuta la consapevolezza sull’importanza della gestione e valorizzazione dei dati per lo sviluppo delle città intelligenti, spinta dall’adozione dell’Intelligenza Artificiale e da un contesto normativo in evoluzione. Le amministrazioni stanno sperimentando piattaforme avanzate come Digital Twin e Smart Control Room e valutando le potenzialità dell’AI per migliorare i servizi urbani».