Trento, la città intelligente

by Davide

Le infrastrutture più sostenibili in Italia, ovvero trasporti, energia, territorio e ambiente, si trovano a Trento. Lo dice lo Smart city index 2020 di Ernst & Young la classifica che anche quest’anno ha premiato l’approccio virtuoso e sostenibile del capoluogo trentino. Una posizione che si va ad affiancare al sesto posto nella classifica generale del City Rank 2019 di Forum PA – rapporto annuale che indaga sull’evoluzione delle città italiane nel percorso verso città più intelligenti – dove per altro Trento primeggiava per sostenibilità del proprio impatto ambientale, soprattutto nella depurazione dei reflui e nella qualità del servizio idrico, ed era terza per solidità economica.

 

UN PIANO CHE PARTE DA LONTANO

Trento, dunque, consolida un primato che aveva già raggiunto in precedenti edizioni. «Non è la prima volta che a livello nazionale la nostra città viene selezionata al primo posto per qualità della vita», ha precisato l‘assessore alla partecipazione, innovazione, formazione e progetti europei, Chiara Maule. «Oltre a fare piacere, il primo posto dimostra che in questi cinque anni abbiamo lavorato tanto e anche investito per far sì che l’impegno messo in campo sia comprensibile ai cittadini».

E, in effetti, il progetto per rendere Trento smart city parte da lontano. Già nel 2000 il capoluogo trentino aveva infatti intrapreso un percorso di pianificazione strategica. Nel 2014, in occasione del Workshop Ieee Smart City Initiative, che si è svolto proprio a Trento, l’amministrazione aveva presentato il Documento guida per la strategia di Trento Smart city. Il documento segue la traccia indicata dal Vademecum sviluppato dall’Osservatorio Smart City di Anci; al suo interno spiccano elementi strategici di particolare interesse, oltre ovviamente gli obiettivi e le proposte concrete. Come ad esempio il coinvolgimento di tutti gli attori che, a vario titolo, possono riconoscersi nella visione di Trento come città intelligente e partecipare alla realizzazione di questa visione. Sotto questo profilo, il Comune ha infatti avviato collaborazioni con imprese, banche, università, multi utilities, istituzioni ed enti nazionali e regionali, reti internazionali, associazioni di cittadinanza attiva, oltre naturalmente a prevedere il coinvolgimento di tutti i dipartimenti dell’amministrazione. In questo quadro, prosegue il documento, il Comune ha un ruolo di garante dell’interazione fra i vari attori, volto a favorire lo scambio e il confronto e assicurare la qualità del processo decisionale. Ciò non toglie che il Comune possa essere anche attuatore di singole iniziative. Ma qual è la visione di Trento come città intelligente? Il progetto Trento smart city così risponde: «Col termine Smart city si intende una città che usa la tecnologia – intesa come informatica e rete di telecomunicazioni – non come un fine, ma come un mezzo per riuscire a innovare e migliorare i servizi che offre a cittadini ed imprese e la qualità della vita in generale. Quindi, l’obiettivo non è diventare una città digitale, ma aumentare il benessere della città e migliorare la qualità della vita delle persone». Una risposta perfettamente in linea con le dimensioni o gli assi principali di una smart city: economia intelligente, mobilità intelligente, ambiente intelligente, cittadini intelligenti, vita intelligente (qualità della vita) e governance intelligente.

DUE PROGETTI DI INNOVAZIONE

Fra i progetti realizzati e avviati a Trento due fra i più recenti sono il progetto Qrowd, che si è concluso, e Stardust, che è in corso di realizzazione.

Il primo, finanziato tramite il programma Horizon 2020 della Commissione europea, si è posto l’obiettivo di sviluppare soluzioni smart per migliorare la mobilità a Trento. Con questo piano il Comune ha raggiunto tre importanti risultati: un metodo per capire le abitudini di spostamento di cittadini e pendolari – attraverso il calcolo del modal split, ossia la ripartizione modale per singolo mezzo di trasporto; la raccolta di dati relativi ai parcheggi a strisce gialle e alle rastrelliere per biciclette; la creazione di una dashboard dove poter visualizzare su mappa i dati relativi alla mobilità.

E anche Stardust è un progetto Horizon 2020, è partito nel 2017 e si concluderà nel 2022. L’obiettivo è sviluppare soluzioni urbane e modelli di business innovativi, integrando i settori dell’edilizia, della mobilità e dell’efficienza energetica attraverso l’Ict. Insieme a Trento altre due città europee hanno intrapreso questo percorso, Pamplona (Spagna) e Tampere (Finlandia). Ecco, in sintesi i punti focali del progetto.Sul fronte della mobilità elettrica una prima iniziativa riguarda lo studio di fattibilità e il cofinanziamento per la realizzazione di un magazzino logistico, posto fuori dal centro cittadino, che raccoglie le merci dai corrieri e gestisce le consegne nel centro con veicoli elettrici. Altre iniziative si concentrano sull’incentivazione della mobilità elettrica pubblica con l’installazione di punti di ricarica e l’introduzione di veicoli elettrici nel parco auto comunale nel servizio di car-sharing, un sistema di stoccaggio a servizio della ricarica dei veicoli elettrici e nuove regole legate alle licenze per i taxi, fissando per esempio limiti di emissioni per incentivare l’utilizzo di veicoli elettrici, plug-in o ibridi. Per quanto riguarda l’Ict, il progetto prevede l’installazione di una rete di sensori per raccogliere dati relativi ad ambiente, energia, mobilità, sicurezza e raccolta dei rifiuti. I dati saranno elaborati e resi disponibili in tempo reale all’amministrazione e ai cittadini tramite una dashboard e utilizzati per creare servizi online avanzati. A questa rete si ricollega l’installazione di alcuni smart point, punti informativi avanzati che rendono fruibili i dati raccolti dai sensori e forniscono altri servizi come il sistema d’illuminazione pubblica intelligente. È previsto, inoltre, un portale di partecipazione dove i cittadini potranno contribuire attivamente all’evoluzione smart della città. Altro punto del progetto Stardust riguarda l’efficienza energetica delle torri di Madonna Bianca nella frazione di Villazzano. Il progetto prevede il risanamento energetico e la riqualificazione degli impianti tecnologici delle Torri con interventi su 164 appartamenti per un totale di circa 15.000 metri quadrati.  I due progetti mostrano chiaramente gli obiettivi di Trento smart city: utilizzare la tecnologia in tutte le sue forme al fine di migliorare i servizi che già si erogano o fornire nuovi e semplici servizi essenziali a valore aggiunto. Al centro di questi come di altri progetti, dunque, ci sono i cittadini, la qualità della loro vita, le risposte a esigenze esplicite e implicite, nel rispetto delle politiche di fondo che accompagnano la costruzione di una città intelligente.

Articoli correlati