Be Charge: Commissione europea e CDP finanziano 100 milioni per infrastrutture Hpc in UE

by Davide

La Commissione europea e Cassa Depositi e Prestiti hanno finanziato Plenitude Be Charge con oltre 100 milioni di euro per realizzare, entro il 2025, una delle più importanti infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici ad alta velocità a livello europeo.

Cassa Depositi e Prestiti , come istituto nazionale di promozione, ha concesso un finanziamento che è pari a 50 milioni di euro, a cui si aggiungono altri 50,4 milioni di euro a fondo perduto assegnati dalla Commissione europea per l’installazione di oltre 2mila punti di ricarica ultrafast, con potenza minima pari a 150 kW, da installare lungo le principali arterie stradali nei seguenti Paesi: Italia, Francia, Austria, Germania, Portogallo, Slovenia e Grecia (a questo link la mappa dei punti di ricarica Be Charge). 

Adina Vălean, Commissaria europea per i trasporti, ha dichiarato: «Con l’Alternative Fuels Infrastructure Facility intendiamo sostenere la rapida introduzione delle infrastrutture di ricarica. In questo modo si consentirà la diffusione sul mercato di veicoli a zero e a basse emissioni e, in ultima analisi, di trasformare in realtà i nostri obiettivi climatici. Il progetto Be Charge fornirà un contributo positivo, creando una rete di punti di ricarica ultraveloci per i veicoli elettrici in otto Stati membri. Una rete così estesa rassicurerà ulteriormente i consumatori, incoraggiandoli a ricaricare le loro auto in tutta l’UE e promuovendo così la mobilità elettrica». 

Stefano Goberti, amministratore delegato di Plenitude, ha aggiunto: «I fondi assegnati sono un evidente riconoscimento dell’impegno di Be Charge nel settore della mobilità elettrica che rappresenta un tassello importante della strategia di Plenitude a sostegno della transizione energetica. Questa operazione si inserisce nel piano della società, che conta oggi oltre 15.000 punti di ricarica, e ha l’obiettivo di sviluppare una infrastruttura europea ad alta potenza per veicoli elettrici e di raddoppiare la propria rete entro il 2026 raggiungendo 30.000 punti». 

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