Mobilità elettrica: il coordinamento Free chiede che la ricarica sia riconosciuta servizio pubblico

by Davide
coordinamento free

«Gli incentivi ai veicoli elettrici non bastano». Così è commentata da Gian Battista Zorzoli, presidente del coordinamento Free, la proposta di emendamento al Collegato ambientale inviata al ministro dell’Ambiente Alberto Costa da parte di Adiconsum (uno dei 24 soci del coordinamento Free).

Zorzoli ha aggiunto: «Bisogna dichiarare il servizio di ricarica dei veicoli elettrici un vero e proprio servizio pubblico, come del resto lo è quello di rifornimento dei veicoli fossili. E si tratta della classica “riforma a costo zero” che avrebbe dei riflessi importanti. Il primo è quello di dare la certezza della ricarica a chi sceglie un veicolo elettrico, compresa la qualità del servizio, mentre il secondo è quello di calmierare i prezzi del rifornimento elettrico che in alcuni casi, pochi per fortuna, è simile a quello del diesel».

«L’emendamento», dichiara Carlo De Masi, presidente di Adiconsum nazionale, «si rende necessario alla luce del fatto che i soli incentivi all’acquisto dei veicoli elettrici non bastano e che occorre innanzitutto sviluppare correttamente la rete di ricarica dedicata, a cominciare dalle stazioni di servizio che devono realizzare colonnine fast per la ricarica elettrica dei veicoli».

Lo sviluppo dell’utilizzo di veicoli elettrici, si legge nella nota del coordinamento Free, passa anche e soprattutto attraverso la soluzione di due importanti questioni come, la certezza della qualità del servizio erogato e delle tutele all’utente da parte di chi fornisce il servizio di ricarica elettrica e il prezzo dell’energia per la ricarica in pubblico deve essere a prezzi inferiori rispetto a quelli dei carburanti fossili.

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