CER: nel 44% dei casi è il Comune l’ente promotore (ricerca Energy & Strategy Group del PoliMI per MCE)

by Davide

MCE – Mostra Convegno Expocomfort ha commissionato all’Energy & Strategy Group del PoliMI il progetto di ricerca “Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia” secondo il quale in Italia, a oggi, sono presenti circa 104 configurazioni in autoconsumo collettivo: 74 gruppi di autoconsumatori e 30 comunità di energia. Considerando le iniziative ancora in fase attuativa, il numero raggiunge i 198 progetti.

L’incremento è sostanziale rispetto ai dati rilevati gli anni precedenti (33 iniziative mappate nell’anno 2021), ma è al di sotto delle stime. L’attesa di un quadro normativo-regolatorio definitivo ha posto un freno alla diffusione delle configurazioni di CER e autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente.

Come confermato anche da questa analisi le Pubbliche Amministrazioni, partire dai Comuni e dalle Regioni possono giocare un ruolo importante al fine della diffusione delle configurazioni di CER e di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente, rispettivamente come promotori/membri delle comunità e attraverso la definizione di meccanismi a supporto delle comunità stesse.

La Sicilia risulta essere la regione con il maggior numero di comunità energetiche, seguita da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Una volta completato il nuovo quadro normativo, potranno emergere iniziative di grandi dimensioni che coinvolgono utenti commerciali e industriali.

«Il nostro progetto ha effettuato una dettagliata mappatura di 85 iniziative: 61 gruppi di autoconsumatori e 24 comunità di energia, che hanno fornito un utile campione rappresentativo che ci permette di evidenziare alcune considerazioni principali» afferma Vittorio Chiesa, presidente del Comitato scientifico di MCE.

L’analisi evidenzia come la maggior parte delle Regioni italiane (14 in totale) abbiano già nel 2021 e 2022 emanato provvedimenti regionali in merito ad autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente e comunità energetiche rinnovabili (sia in relazione alla disciplina sperimentale e transitoria o ai decreti legislativi 199/21 e 210/21).

L’analisi dei dati raccolti ha poi permesso di ottenere informazioni aggregate anche riguardo alla tipologia di soggetti promotori, la forma di finanziamento e la potenza degli impianti tipici delle CER attuali e in formazione.

Soggetti promotori: nel 44% dei casi le comunità energetiche vengono promosse con l’ausilio del Comune presente sul territorio, in qualità di ente aggregante. Nei casi restanti i promotori sono soprattutto aziende con forte capillarità territoriale.

Tipologia dei finanziamenti: in attesa del decreto alla base dei nuovi livelli di incentivi, le tipologie di finanziamento prevalentemente utilizzate sono fondi nazionali ed europei oppure una combinazione di questi ultimi. Di seguito sono comunque riportate le diverse modalità.

Potenza degli impianti [kW]: oltre il 70% delle CER considerate utilizza impianti per una potenza complessiva inferiore ai 200 kW. Lo sfruttamento del solare fotovoltaico come fonte rinnovabile per la produzione di energia elettrica è predominante: è infatti presente nel 100% delle iniziative analizzate. Altre tecnologie di produzione, quali idroelettrico, biomasse ed eolico, sono utilizzate in combinazione al fotovoltaico.

«Esistono tuttora alcune complessità di creazione e di gestione, che possono essere superate, e l’incertezza normativa ne sta rallentando gli investimenti, ma si percepisce un forte interesse da parte di tutte le parti coinvolte che potrà tradursi nella realizzazione di numerose iniziative nei prossimi mesi, e che sapremo raccontare nel corso della manifestazione» ha aggiunto Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy.

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